Dimenticare il leash: l’incidente più frequente

Sembra un'assurdità

É successo ancora. un'altra volta, l’incidente più assurdo: morire per aver dimenticato di legarsi il leash. Questa volta è successo in Colombia ad un trentenne, che lascia una bambina (report ISA). Solo 2 mesi fa era successo un incidente analogo in Brasile.
Questa infausta statistica sta confermando che dimenticarsi il leash è uno dei pericoli maggiori e una delle maggiore cause di incidenti fatali.
In Italia lo sappiamo bene, visto che il primo caso di incidente fatale di questo genere ci ha toccato da vicino. Da quel giorno in cui ci ha lasciato Panca - il nostro prof! - Matteo Pancaldi, altre due persone sono morte con una dinamica così simile, quasi identica, seppure dall’altro lato del mondo.
Un’assurdità, sembra. Dimenticarsi il leash pare assurdo, sembra una cosa da pazzi, qualcuno non ci crede e pensa che lo abbiano fatto di proposito, provando il free solo senza dirlo a nessuno dei presenti.

Image

Come è possibile? Overconfidence e automatismo

Complottismi a parte, dimenticare il leash è una cosa che può succedere, e infatti è capitata molte volte, sebbene per fortuna spesso ci si accorge in tempo.
Il motivo di una dimenticanza così stupida si chiama overconfidence, eccesso di confidenza. Succede che, dopo molti anni che pratichi l’highline, salire sulla linea diventa un’azione con la quale hai totale confidenza; questo ti fa abbassare la guardia e non ti fa più percepire come pericolosa una situazione che in realtà è potenzialmente mortale.

Se dunque, da principiante, la paura e l’inesperienza fanno tenere alto il livello di attenzione, quando la confidenza diventa eccessiva, il livello di attenzione si abbassa e un’azione così importante come legarsi il leash diventa un’automatismo, un gesto che puoi eseguire totalmente sovrappensiero, come allacciarsi le scarpe.

Image

(foto di Francesco Orsini)

Cosa si fa per evitarlo: partner check, perché è importante

Questo automatismo va combattuto. Fino ad ora, ciò è stato fatto in due modi:
sensibilizzare tutti quanti in merito alla pericolosità di questi automatismi facendo in modo che ciascuno si faccia un esame di coscienza e si auto-costringa ad “accendere il cervello” mentre si sta legando. Molti highliner sono consapevoli di questo rischio e infatti ognuno ha il proprio rituale: chi parla ad alta voce ripetendosi la pratica di controllo, chi si controlla più volte prima di salire sulla linea e anche prima del mount, chi maneggia ripetutamente il leash per controllare la sua presenza, chi prima di partire si appende al leash per una riconferma sensoriale. Tutte queste pratiche sono, a mio avviso, di assoluta importanza e tutti dovrebbero trovare il proprio rituale per scongiurare gli automatismi.

Oltre a ciò, una pratica comune diffusa è quella del partner check. Mutuato dall’arrampicata sportiva, dove l’assicuratore controlla sia se stesso che lo scalatore (e stessa cosa fa chi scala), anche nell’highline è pratica comune che chi sta all’ancoraggio controlli il nodo di chi sta salendo sulla linea.
Sicuramente il partner check è importante, per la semplice ragione che 4 occhi vedono meglio di 2 e, se può capitare che una persona sia disattenta, è statisticamente più improbabile che 2 persone siano entrambe disattente contemporaneamente.

Tuttavia, a differenza dell’arrampicata sportiva che si pratica sempre in due e entrambi sono corresponsabili della sicurezza del compagno, nell’highline la situazione è un po’ diversa. Innanzitutto, l’highline è una pratica indivuale e non c’è un vero responsabile per la mia sicurezza quando salgo sulla linea; inoltre, non sempre il partner check è possibile. Ultimo, ma non per importanza, nonostante queste pratiche siano conosciute e diffuse, gli incidenti mortali continuano a capitare, e le segnalazioni di incidenti sfiorati sono molteplici.
Dunque, evidentemente, queste prassi non sono abbastanza per scongiurare tutti gli incidenti. Si può fare di più?

Image

l'idea del reminder appeso alla linea

Come si può migliorare? Proposte ISA

L’ISA, International Slackline Association, è dell’idea che si possa fare di più, che si possa o si debba introdurre nuove pratiche per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.
Non è ancora chiaro però, quali pratiche abbia senso introdurre e all’interno della community internazionale si è acceso il dibattito su quale strada vada perseguita.
Riassumento, si individuano principalmente due scuole di pensiero:
chi dice che bisogna insistere su ‘se stessi’, educare all’autocheck, educarsi a non cadere in automatismi ecc. e chi dice che invece sia anche necessario fare affidamento a qualcosa fuori di sé: gli altri, il partner check, o qualche meccanismo fisico o dispositivo che possa aiutare in quelle situazioni in cui il partner check non sia sufficiente, per prevenire il fail mnemonico.

Al momento le idee su cosa si possa fare sono poche e confuse. C’è chi addirittura suggerisce un dispositivo elettronico di vicinanza da installare sia sull’imbrago che sul leash, che sia in grado di avvisarti se l’imbrago si allontana dal leash.
A mio avviso servono soluzioni che siano di facile realizzazione, in maniera che attecchiscano facilmente nella community.

L’unica soluzione abbastanza semplice che mi ha incuriosito è quella di un reminder fisico attaccato alla linea a poca distanza dall’ancoraggio, che sia difficilmente sorpassabile con il leash e quindi ti costringa a focalizzare l’attenzione sul leash, facendoti accorgere per forza in caso tu l’abbia dimenticato. Un esempio nella foto qui sopra, dove, per passare il nastro con lo scotch, dovresti staccare il moschettone, far passare l’anello del leash e riattaccare il moschettone. Personalmente mi piace questa soluzione, poiché, oltre al semplice nodo al leash, ti costringe a fare un’azione ulteriore che è appositamente deputata al controllo.

Tuttavia, il concetto fondamentale è che occorre “accendere il cervello”. Anche durante il montaggio, far le cose sovrappensiero può portare a incidenti mortali, che purtroppo sono già stati sfiorati molte volte. Quindi ricordiamoci che il nostro è uno sport sicuro, ma solo ed esclusivamente se le cose sono fatte con attenzione. Altrimenti, considerando l’errore umano, l'highline è purtroppo da considerarsi come uno sport estremo, uno sport ad alto rischio.

Visit and like our fb page!

Segui Slackline italia su instagram! (clicca qui ↴ )

Image

Commenti (0)

Non ci sono ancora commenti per questo post.

Lascia i tuoi commenti

Stai commentando come ospite. Registrati o effettua il login al tuo account.
Allegati (0 / 3)
Share Your Location
Categorie Blog
I più letti
Ultimi Commenti
Nessun commento trovato

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER PER RIMANERE AGGIORNATO SULLE ULTIME NOVITÀ

Prenota
il tuo evento!